Modena, storia ed enogastronomia
È la città ideale: sa farsi ammirare per i tesori architettonici, sa accogliere grazie alla cucina e alla vita culturale, sa affascinare per quel misto di innovazione e tradizione che la caratterizza. Il visitatore può farsi coccolare a tavola, può passeggiare per le raccolte vie del centro o in Piazza Grande; può restare assorto di fronte alla mistica bellezza del Duomo o affascinato dai prodotti moderni dell'ingegno modenese come le automobili Ferrari, Maserati, Pagani, Stanguellini.
Un giorno a Modena
Quando andarci e cosa vedere
Iniziate il vostro giro da Piazza Grande, dove potrete ammirare il Duomo, risalente al 1099 noto come “casa di San Geminiano” che è patrono della città. I lavori sono stati avviati dall’architetto Lanfranco e dallo scultore Wiligelmo e all’interno ancora si possono ammirare degli affreschi antichi e molto “narrativi”: vi sono raffigurati episodi dell’Antico Testamento scolpiti da Wiligelmo nel marmo bianco. Questa chiesa custodisce una sorta di Bibbia illustrata, con la storia di Adamo ed Eva, di Caino e Abele e dell’arca di Noè.
Alzate gli occhi sulla Ghirlandina, la torre campanaria del Duomo; il cui nome ha una duplice derivazione: la prima dalle ghirlande con cui sono ornate le balaustre del campanile, la seconda dagli spagnoli in fuga da Siviglia nel ‘500, che iniziarono a soprannominarla piccola Giralda in ricordo della torre campanaria di Siviglia.
Un altro luogo simbolo della città è Piazza XX Settembre con il suo Mercato Storico Albinelli, lasciatevi alle spalle Piazza Grande e dirigetevi qui, ciò che vi salterà subito all’occhio e vi lascerà meravigliati sono le facciate colorate delle case che circondano la piazza. Dal civico 29 potrete accedere al Mercato, luogo assolutamente da visitare, rimarrete incantati dall’atmosfera magica che si respira ed anche dalla cultura gastronomica modenese che potrete trovare qui.
Uscendo dal centro incontrerete Palazzo ducale e la Casa Museo Enzo Ferrari. Il primo è stato la dimora storica del Ducato degli Este ed ora è sede dell’Accademia Militare, mentre la Casa Museo Enzo Ferrari dal caratteristico tetto giallo, realizzato dallo studio londinese Future System e progettato dall’architetto Jan Kaplicky, è il luogo perfetto per scoprire dove nasce il mito Ferrari e la storia del suo fondatore.
Modena viene anche definita Città del Belcanto; è stata infatti la culla di voci operistiche di livello internazionale come Luciano Pavarotti, Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov e Raina Kabaivanska.
E’ necessario lasciarsi alle spalle la città di Modena e raggiungere Stradello Nava per visitare la casa museo Luciano Pavarotti. E’ un luogo magico e ricco di memoria, dell’uomo e anche un po’ del paese. Vi si trovano abiti di scena, foto, video e premi, ma anche le scuderie della casa che hanno ospitato gare e corsi di equitazione.
Sulla tavola
Un ideale menù modenese non può che aprirsi con i salumi, primo fra tutti il Prosciutto di Modena. Tra i primi piatti il posto d’onore va ai tortellini. Tra i secondi, lo zampone, un impasto di carni di suino macinate e insaccate nella pelle della zampa del maiale. Non può mancare poi l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena servito sul Parmigiano Reggiano. Ad accompagnare il pranzo, un buon bicchiere di Lambrusco, vino rosso frizzante. E come frutta, le prelibate ciliegie di Vignola.
Non dimenticatevi
I ciccioli, ottenuti dalla lavorazione del grasso del maiale nella preparazione dello strutto e il Prosciutto di Modena DOP unico e di valore, nasce nella fascia collinare e nelle valli attorno al Panaro, la sua produzione è locale e molto controllata. Ottimi per i vegetariani anche i tortelloni di ricotta, con ricotta, uova, prezzemolo, parmigiano, sale, pepe e noce moscata, oppure il risotto al balsamico in crosta di Parmigiano Reggiano con scaglie di grana e aceto balsamico. Per concludere la visita e la scorpacciata modenese, una fetta di Torta Barozzi, uno squisito dolce di origine modenese a base di cioccolato. La ricetta è segreta ma contiene cioccolato, mandorle, caffè e va assaggiata nella Pasticceria Gollini di Vignola. Ogni anno in settembre il Festival Filosofico anima per tre giorni la città con lezioni e conferenze dei più illuminati filosofi e pensatori contemporanei che intrattengono il pubblico nelle piazze, nei teatri e nelle chiese del centro cittadino; si avvicendano mostre e installazioni, letture e performances, spettacoli e film, concerti, giochi e grandi pranzi.
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